Stretta del Governo contro l’evasione fiscale, ci sarà un cambiamento storico per i pagamenti con carte di credito e bancomat.
Il governo di Giorgia Meloni sta lavorando su un piano per intensificare la lotta contro l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, attraverso un sistema di controlli incrociati tra scontrini e pagamenti elettronici.
L’obiettivo è rendere più difficile per i commercianti e i professionisti eludere il fisco omettendo di dichiarare correttamente le transazioni. Grazie a questa strategia, il Fisco potrà verificare se ad ogni pagamento elettronico, come con carta di credito o bancomat, corrisponde l’emissione di uno scontrino o di una fattura.
Tracciabilità e incrocio dei dati: il Governo intende combattere l’evasione fiscale
Il Piano strutturale di bilancio (Psb), esaminato recentemente dal Governo, prevede di collegare le informazioni provenienti dai sistemi POS (Point of Sale) con i dati fiscali sugli scontrini. In questo modo, sarà possibile rilevare in tempo reale eventuali discrepanze tra quanto pagato dal cliente e quanto dichiarato dall’esercente. Ciò mira a contrastare l’evasione nel settore del commercio al dettaglio e in particolare nelle transazioni business to consumer (B2C), dove il rischio di evasione è più alto.
Secondo il Governo, questo sistema aumenterà la tracciabilità delle transazioni e permetterà di individuare rapidamente situazioni sospette, garantendo così un controllo più preciso e tempestivo. I dati raccolti dal Fisco saranno utilizzati per potenziare il sistema fiscale e definire nuove strategie di controllo, riducendo allo stesso tempo la necessità di ispezioni.
Il collegamento tra pagamenti elettronici e scontrini rappresenta un grande passo avanti nella lotta all’evasione fiscale. Attraverso questo meccanismo, il Fisco potrà controllare facilmente se un commerciante ha omesso di emettere lo scontrino a fronte di un pagamento tracciabile, riducendo così le possibilità di evadere il fisco. Il Governo, inoltre, punta a incentivare i contribuenti a dichiarare i propri introiti per evitare pesanti sanzioni.
Prevenzione più che punizione dell’evasione fiscale
Il sistema di incrocio dei dati non ha solo una funzione di controllo, ma anche di prevenzione. Sapendo che ogni pagamento elettronico sarà monitorato, commercianti e professionisti saranno più propensi a rispettare le regole. Inoltre, per le Partite Iva, il Governo ha introdotto il concordato biennale preventivo, un accordo con il Fisco che permette di dichiarare preventivamente i redditi futuri e beneficiare di una tassazione ridotta. Questo strumento mira a prevenire l’evasione e a incentivare una gestione trasparente delle finanze.
Il piano del Governo rappresenta una mossa strategica per contrastare l’evasione fiscale e aumentare la tracciabilità delle transazioni commerciali. Dovrebbe venirsi a creare un sistema più efficiente e preciso che renderà più difficile per gli evasori sfuggire al controllo del Fisco.
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