Attenzione a questo sbaglio che potrebbe compromettere la tua eredità: la legge è chiara in merito, meglio essere informati.
Scrivere un testamento olografo è una scelta comune e conveniente, ma richiede una particolare attenzione ai dettagli per garantire che il documento sia valido. Questo tipo di testamento, redatto di proprio pugno senza l’intervento di un notaio, è spesso scelto dai testamentari per la sua semplicità e per l’assenza di costi.
Ma esistono alcuni errori comuni che possono compromettere la sua validità, rischiando di annullare tutte le disposizioni testamentarie e di far sì che l’eredità venga suddivisa secondo le regole del Codice Civile e non come vorrebbe chi esprime le proprie ultime volontà.
Errori più comuni nel testamento olografo che ne compromettono la validità
Uno degli errori principali e più facilmente evitabili è la mancanza di autografia, ossia la scrittura a mano del testamento. Il termine “olografo” indica proprio che il testamento deve essere redatto interamente a mano dal testatore, senza l’uso di computer o altri strumenti elettronici.
Ogni parte del documento, comprese la data e la firma, deve essere scritta di proprio pugno. Un errore frequente è quello di scrivere il documento al computer e poi firmarlo a mano, ma ciò rende nullo il testamento.
Un altro errore è l’assenza della firma autografa. Senza la firma, il testamento è considerato nullo. È fondamentale che la firma sia apposta in calce al documento, poiché se viene posta in altre posizioni, come in mezzo o all’inizio, potrebbe essere considerata non valida. Inoltre, ogni pagina del testamento deve essere firmata per evitare contestazioni future. La firma, il corpo del testo e la data devono essere scritti dal testatore a mano.
Se la persona ha difficoltà a scrivere, non può essere aiutata nella redazione del testamento. Ad esempio, se una persona è affetta da Parkinson, patologia che compromette la scrittura a causa dei tremori dovuti alla malattia, non la si può aiutare guidando la sua mano.
Così come non si può scrivere o firmare al posto del testatore. In questi casi, si può impugnare il testamento e invalidarlo. Se il testatore ha una patologia che non gli permette di scrivere a mano, allora meglio fare testamento dal notaio.
La data è un altro elemento essenziale che spesso viene sottovalutato. Perché il testamento sia valido, la data deve essere completa, indicando giorno, mese e anno, e anch’essa deve essere scritta a mano dal testatore. Questo è importante per stabilire l’ordine cronologico in caso di più testamenti e per verificare la capacità di intendere e di volere del testatore al momento della redazione del documento. La mancanza di una data o la presenza di una data incompleta rende il testamento annullabile, e tale annullamento può essere richiesto dagli eredi entro cinque anni.
Che succede se il testamento è nullo?
Se un testamento olografo viene dichiarato nullo, le disposizioni del defunto non verranno rispettate. In tal caso, la successione seguirà le regole stabilite dal Codice Civile, che prevede una ripartizione dell’eredità tra i parenti più stretti, come il coniuge e i figli.
Se il testamento non rispetta i requisiti di legge, gli sforzi del testatore per disporre del suo patrimonio secondo i propri desideri saranno vani. Per evitare questi errori e garantire che il testamento sia valido, è importante prendersi il tempo necessario per redigerlo con attenzione.
È sempre possibile scrivere un nuovo testamento che, se conforme alle regole, sostituisce quello precedente. Per chi ha dubbi, è consigliabile rivolgersi ad un notaio o a un avvocato esperto in successioni, che può fornire consulenza e assistenza per garantire che il documento rispetti tutti i requisiti legali.
Al giorno d’oggi, le truffe sono dietro l’angolo e non è raro che un testamento sia falso. Nel caso si avessero dubbi sull’autenticità di un testamento è consigliabile rivolgersi ad un grafologo esperto in campo peritale e giudiziario.