Arriva ufficialmente lo stop: a partire da questo mese non verranno più utilizzate banconote danneggiate o strappate. Perdono tutto il loro valore.
Questo mese porta con sé aria di importanti cambiamenti. Tra questi, una delle novità riguarda le banconote ed influirà sul nostro modo di pagare: non saranno più accettate banconote strappate o danneggiate in alcun modo. Il governo ha provveduto a spiegare cosa fare nel caso dovesse capitare un inconveniente e ci ritrovassimo con delle banconote inutilizzabili nel portafogli.
Nonostante gli sforzi, i suggerimenti e le iniziative volte ad incentivare l’uso di metodi tracciabili di pagamento, il contante è sempre rimasto lo strumento di maggior uso. Sia per consumatori che per i commercianti, usare banconote e monete per i vari scambi è la soluzione più rapida e pratica, seppur non sempre si è in grado di riconoscere un esemplare falso e proteggersi da eventuali rischi. In aggiunta, non è raro incappare in una banconota danneggiata, che sia per un lavaggio accidentale o perché si strappa restando incastrata nella cerniera del portafogli. Denaro ridotto in quello stato può portare anche ad avere dei dubbi circa la sua validità.
Contanti, da ottobre cambiano le regole: addio alle banconote rovinate
Una banconota danneggiata potrebbe effettivamente subire delle compromissioni in fatto di validità. Negli Stati Uniti, hanno già stabilito che banconote strappate o danneggiate non possono più essere utilizzate per i pagamenti. Anche l’Italia si prepara ad accogliere un cambiamento ed entrerà in vigore proprio a partire da questo mese.
Dal mese di ottobre, i negozi, le imprese, le banche e gli Atm statunitensi si rifiuteranno di accettare denaro in cattivo stato. Questa iniziativa è stata lanciata da Bureau of Engraving and Printing, ossia l’agenzia governativa del Dipartimento del Tesoro che lavora nella progettazione di strumenti finanziari (in collaborazione con l’United States Secrete Service e il comitato direttivo dell’Acd, l’organismo operante contro la contraffazione) e mira ad incrementare la sicurezza del sistema monetario.
Banconote severamente rovinate, mutilate, strappate o molto scolorite non potranno più essere utilizzate per pagare. Dunque, chiunque se ne trovi in possesso dovrà contattare il Bureau of Engraving and Printing e segnalarlo. L’agenzia governativa provvederà ad assicurare la validità della banconota in questione ed emetterà un rimborso pari al suo valore. Al contempo, gli Stati Uniti provvederanno a stampare nuovi disegni di quelle esistenti, nello specifico per i tagli da 50 dollari, 20 dollari, 5 e 100 dollari.
Banconote rovinate, cosa cambia in Italia
In quanto all’Italia, chi si trova in possesso di banconote statunitensi dovrà seguire la procedura del Paese d’origine. Tuttavia, possono ancora essere utilizzate per pagare all’interno degli esercizi commerciali italiani sparsi lungo il territorio della Penisola. Resta comunque un diritto dei venditori rifiutare di accettare una banconota in Euro danneggiata come mezzo di pagamento se sussistono dei dubbi circa la sua rimborsabilità.
Chiariamo, infatti, che la Banca d’Italia sostituisce le banconote rovinate solo se almeno il 50% di esse sia ancora originale. E’ necessario, dunque, che almeno la metà della banconota resti integra o non sarà possibile ottenere alcun rimborso. In caso contrario, se ne potrà ottenere una nuova solo dimostrando di aver distrutto per errore la maggior parte dell’esemplare. Resta comunque un requisito fondamentale quello di poter verificare l’autenticità della banconota nonostante sia danneggiata.