Nel 2024-2025 conviene ancora comprare un’auto diesel oppure no? Ecco tutti i vantaggi e gli svantaggi di tale scelta.
Il trasporto su strada rappresenta un quinto delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea. Entro il 20230, l’UE punta a ridurre le emissioni auto del 55% e quelle dei furgoni del 50%. Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, l’UE sta adottando misure per ridurre le emissioni delle automobili.
In questo quadro attuale, è ancora conveniente acquistare un’auto con motore diesel? Oppure conviene optare per un veicolo elettrico o ibrido? Ecco tutti i vantaggi e gli svantaggi nella scelta delle vetture diesel.
Secondo le ricerche, i recenti motori diesel Euro 6 emettono Nox, Polveri Sottili e CO2 inferiori agli inquinanti emessi dalle auto a benzina di pari cilindrata. I motori diesel hanno quindi un minore livello di emissioni nocive e un minore inquinamento. I consumi di carburante sono più vantaggiosi nel caso dei veicoli diesel rispetto a quelli a benzina. In media, il risparmio è di circa 2 litri di carburante ogni 100 km, quindi circa 3 euro: su una distanza di 100.000 km, ciò si traduce in un risparmio di 3000 euro.
Le auto diesel sono più indicate se si percorrono almeno 20.000-25.000 chilometri all’anno, soprattutto in autostrada. Percorrere pochi chilometri e tutti in città comporterebbe invece il sovraccarico del filtro antiparticolato FAP, causando problemi al veicolo. A garantire le ottime prestazioni è la migliore efficienza termodinamica del diesel, da aggiungersi a una guida fluida e a consumi minori rispetto agli altri motori.
Tra gli svantaggi del motore diesel si dovranno elencare le restrizioni a cui andranno incontro i motori diesel e benzina. Nelle ittà di Milano la data del blocco delle auto diesel è fissata al 30 settembre 2028 solo per le aree B e C, zone centrali. Nella città di Roma i blocchi in Area Verde e nell’Anello Ferroviario sono previsti per le Euro 3 solo se i livelli di smog superano i valori tollerabili per otto giorni consecutivi. Sempre per la Capitale, sono in vigore provvedimenti specifici validi dal primo novembre al 31 marzo di ogni anno. Dal primo novembre 2023 nella Fascia Verde le auto diesel Euro 4 dalle 7:30 alle 20:30 non hanno più potuto circolare. Dal primo novembre di quest’anno, saranno invece le auto diesel Euro 5 a non poter più circolare.
La legislazione sul target delle zero emissioni del 2035 è stata adottata nel 2023 e include la clausola di revisione fissata per il 2026. Il vicecancelliere e ministro dell’Robert Habeck ha dichiarato che sosterrà l’anticipazione della revisione degli standard di CO2 prevista per il 2026.
Nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha richiesto l’anticipo della revisione del regolamento UE che prevede la fine della produzione di auto con motore a scoppio nel 2035. La richiesta dell’Italia di anticipare al 2026 la revisione del regolamento sulle auto diesel è stata considerata “appropriata” dal portavoce della Commissione europea. A dare il consenso alla proposta italiana il vicecancelliere e ministro dell’Industria tedesco Robert Habeck. Favorevole alla proposta anche l’Associazione europea dei produttori di auto ACEA.
Al momento le auto a benzina o con motore a combustione potranno comunque continuare a essere guidate anche dopo il 2035. Solo entro il 2050 tutte le auto diventeranno CO2 neutrali dal punto di vista climatico.
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