E se ti dicessimo che la bevanda più consumata di tutte è in grado di combattere la demenza? Gli interessanti dettagli che non ti aspetteresti mai.
Prova a visualizzare la lunga lista di persone che, nel corso della tua vita, ti avranno rimproverato proprio per la tua abitudine di “consumare troppi caffè“. Magari familiari o partner che, dinanzi al rituale del caffè, non avranno mancato di storcere puntualmente il naso, come a voler insinuare: “Non starai esagerando?“.
Ebbene, sarai felice di sapere che un recente studio condotto presso l’Università medica di Ningxia, in Cina, ti ha finalmente dato ragione. O meglio, ha smentito quanti ritengono che gli effetti negativi collegati al consumo abituale di caffè superino quelli positivi.
Nella fattispecie, il team di ricercatori attivo nella sanità pubblica che si è occupato della questione ha analizzato la correlazione tra ipertensione e consumo della bevanda. Il risultato? Come rivelano i risultati dell’indagine, pubblicati su Scientific Reports, ci sarebbe un collegamento a dir poco benefico tra abitudine al consumo di caffè e rischio di sviluppare demenza.
Il caffè aiuta a combattere la demenza: a dirlo è uno studio pubblicato su Scientific Reports
È stata l’analisi delle cartelle cliniche di svariati pazienti affetti da ipertensione, condotta dagli esperti dell’Università cinese di Ningxia, ad evidenziare come il consumo di caffè, nei suddetti campioni, avesse come beneficio un “rischio inferiore di sviluppare demenza“.
In modo particolare, bere una quantità moderata di caffè ogni singolo giorno – mai abusarne, anche se può sembrare superficiale dirlo – aiuterebbe non solo a ridurre l’infiammazione dell’organismo, ma anche ad accrescere la salute della barriera emato-encefalica che protegge il cervello da eventuali “invasori” pericolosi.
Due vantaggi del caffè, quelli appena elencati, che sono strettamente collegati alla diminuzione del rischio di sviluppare demenza. Nella fattispecie, nelle oltre 500.000 persone di cui sono stati analizzati, per svariati anni, i dati sanitari, si è rilevato che coloro che risultavano affette da ipertensione presentavano maggiori probabilità di manifestare demenza.
Se però le stesse persone consumavano da mezza a una tazza al giorno di tè o caffè, il rischio di sviluppare demenza era di gran lunga inferiore rispetto a chi non era solito bere nessuna delle due bevande. Le conclusioni? Per i pazienti affetti da ipertensione, consumare caffè è sicuramente un vantaggio in termini di contrasto della demenza.
Caffè, tutti i benefici associati al suo consumo: alcuni sono improbabili
Se ritieni che i benefici associati al consumo di caffè terminino qui, ti sbagli di grosso. Il caffè, come rivela un approfondimento di Humanitas che ti riassumiamo, è utilissimo per i suoi effetti stimolanti nei confronti del sistema nervoso centrale.
Oltre a contrastare la sensazione di sonno e di affaticamento, inoltre, il caffè è in grado di favorire la digestione, in quanto stimolatore della secrezione gastrica e biliare. Senza trascurare il potenziale, insito nel caffè, di ridurre la sensazione di fame e di appetito.
Infine, non bisogna trascurare le proprietà antiossidanti di questa bevanda comunissima, che troviamo sulle nostre tavole durante ogni pasto che si rispetti. In ultimo, anche se le ricerche sull’argomento non hanno ancora prodotto risultati certi, alcuni studi evidenziano anche le proprietà antinfiammatorie di questa incredibile bevanda.