Il tonno è tra gli alimenti in scatola più acquistati al supermercato, ma in quanti fanno caso a questa scritta riportata sulla confezione?
Pensando al tonno in scatola possono venire in mente innumerevoli ricette nelle quali coinvolgerlo e tantissime varianti diverse a cui si presta. In virtù della sua versatilità è uno dei prodotti in assoluto più acquistati nei supermercati, sebbene abbia subito un aumento dei prezzi negli ultimi anni. Sugli scaffali lo troviamo in più tipologie e di diverse marche e formati, più o meno costosi. Normalmente lo si sceglie sulla base dei propri gusti personali e delle proprie necessità: ad esempio, lo si può acquistare sott’olio d’oliva o solamente con olio naturale. Ma c’è anche un’altra voce riportata sulle confezioni alla quale si dovrebbe prestare attenzione.
E’ ormai ampiamente diffuso il dibattito che punta il dito proprio sulle tanto amate scatolette di tonno, le quali non mancano di un certo impatto ambientale, che varia a seconda della zona di pesca, la quale può essere più o meno inquinata.
Tonno in scatola, cosa controllare prima di comprarlo
Prima di acquistare il tonno e riporlo nella propria dispensa, si dovrebbe sempre tener presente il suo livello d’impatto ambientale e quali potenziali rischi legati all’inquinamento possa nascondere. E’ bene evitare quello proveniente da zone classificate come altamente inquinate e prediligere aree che possono farci dormire sonni più tranquilli. Ne vale per la propria salute e quella dei nostri commensali.
Quando ci troviamo a scegliere il tonno migliore da acquistare, cerchiamo sulla scatolina la dicitura FAO. Questa sigla fa riferimento alle aree geografiche marine nelle quali è avvenuta la pesca. Sono classificate per numeri e necessarie per tenere d’occhio la sostenibilità della attività di pesca, agendo nella protezione degli ecosistemi marini.
Un consumatore più attento all’ambiente non può non controllare a quale zona FAO appartenga il tonno che sta acquistando. Le zone ad alto inquinamento comprendono soprattutto le regioni nord-orientali degli Oceani Atlantico e Pacifico.
Quale tonno in scatola acquistare: la sigla che dice tutto
In fase d’acquisto, dobbiamo ricercare la stampa sulla confezione delle sigle FAO 27 e FAO 37. Indicano aree di pesca molto diverse, la prima fa riferimento alle acque dell’Atlantico nord-orientale ed è una zona che comprende anche i mari che bagnano l’Europa occidentale fino alla Norvegia e all’Islanda. E’ bene comunque agire con cautela perché anche qui possono essere presenti punti con acque ad alto tasso di inquinamento.
In quanto all’altra, rappresenta l’area del Mediterraneo, la quale vanta una biodiversità ricca e una tradizione di pesca molto lunga. Siamo certi che il tonno proveniente da FAO 37 sia d’alta qualità e molto apprezzato, soprattutto quello rosso. Il tasso d’inquinamento è più basso rispetto ad altre zone. Tra le marche che vendono anche (o solo) tonno pescato nella zona del Mediterraneo abbiamo: Carloforte Tonnare, Angelo Parodi, Callipo, Campisi, Colimena, Coalma e Adelfio.