Il prezzo delle sigarette aumenterà moltissimo: i motivi per questa scelta sono molteplici, vediamo quando accadrà e perché.
Il fumo fa molto male alla salute ed è la causa principale di numerose malattie gravi. Tra i rischi più noti vi è lo sviluppo del cancro al polmone, ma il fumo è anche responsabile di altre forme di cancro, come quello alla bocca, alla gola e alla vescica.
Il tabagismo aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari, come infarti e ictus, e di patologie respiratorie croniche. I danni provocati dal fumo non sono limitati ai soli fumatori, ma colpiscono anche chi è esposto al fumo passivo, aumentando i rischi anche per chi non fuma direttamente.
Aumenterà il prezzo delle sigarette: cosa sta accadendo
Visti i moltissimi aspetti negativi del fumo, gli oncologi italiani hanno proposto un aumento di 5 euro sul prezzo di ogni pacchetto di sigarette. Un aumento così importante potrebbe aiutare a ridurre il consumo di tabacco e sostenere il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Questa proposta, presentata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), ha l’obiettivo di disincentivare l’abitudine al fumo, che è responsabile del 90% dei casi di carcinoma polmonare, e generare risorse per il SSN, stimando un ricavo di circa 13,8 miliardi di euro.
In Italia, nel 2023, si sono registrati quasi 40.000 nuovi casi di tumore al polmone, e il 24,5% degli adulti italiani fuma. Questo comportamento, particolarmente diffuso tra le donne, ha portato ad un aumento della mortalità per carcinoma polmonare, con un incremento del 16% tra il 2007 e il 2019.
Inoltre, bisogna anche considerare che la maggior parte dei casi di tumore al polmone viene diagnosticata in fase avanzata, dunque i pazienti purtroppo muoiono, nonostante le cure. Dunque, appare fondamentale per la salute pubblica non solo aumentare il prezzo delle sigarette, ma anche sensibilizzare la popolazione sui rischi legati al fumo.
Il sostegno politico alla proposta di AIOM
La proposta di AIOM è stata presentata durante una conferenza stampa al Senato, in cui hanno partecipato anche la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone e la senatrice del Partito Democratico Beatrice Lorenzin. Entrambe hanno espresso il loro pieno sostegno all’iniziativa.
Castellone ha annunciato che presenterà un emendamento nella prossima Legge di Bilancio per introdurre questa tassa, sottolineando che l’obiettivo non è solo ridurre il consumo di tabacco, ma anche sostenere finanziariamente il SSN, che soffre di gravi carenze di risorse.
Anche la Francia, per esempio, ha già adottato politiche simili, aumentando il prezzo delle sigarette fino a circa 12 euro a pacchetto, e anche negli Stati Uniti si registrano costi elevati, intorno agli 8 dollari. Insomma, non solo in Italia, ma anche i Paesi esteri hanno compreso che bisogna lottare contro il tabagismo che, non solo fa male ai fumatori e a chi sta loro intorno, ma è un danno anche per il sistema sanitario che, in Italia, deve sostenere le spese di chi si ammala adottando questo comportamento dannoso.
Aspetteremo e vedremo cosa si deciderà, intanto arrivano buone notizie dall’Aifa che riguardano i vaccini. Qui il nostro articolo.