Il programma Mediaset Le Iene ha effettuato un esperimento per discutere del caso doping che ha coinvolto il campione di tennis Sinner: ecco quale è stato il risultato.
Domenica 29 settembre in prima serata su Italia1 è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Le Iene. Nell’edizione 2024/2025 del programma Mediaset sono tornati alla conduzione Max Angioni e Veronica Gentili. Tra i servizi maggiormente attesi e seguiti si è collocato al primo posto quello riguardante il campione di tennis Jannik Sinner. Dopo l’assoluzione nel processo dalle accuse di positività al clostebol, sostanza dopante, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha chiesto la scorsa settimana il riesame del caso e la sospensione per il tennista.
Durante la trasmissione, Alessandro De Giuseppe di Le Iene ha effettuato un esperimento, sottoponendosi ad alcuni massaggi eseguiti con la stessa procedura e con lo stesso farmaco usato per Sinner. L’intento della produzione di Le Iene è stato quello di controllare la contaminazione determinata dalla sostanza. Il servizio è stato ampiamente criticato sul web. Ma quale è stato il risultato?
Sabato 28 settembre Jannik Sinner, durante la partita di secondo turno a Pechino contro Roman Safiulli, ha appreso la notizia del ricorso dell’Agenzia mondiale antidoping contro la sentenza di assoluzione dello scorso fine agosto.
Le dichiarazioni emesse dal tribunale indipendente lo scorso agosto, che sollevavano Sinner dalle responsabilità di doping, non sono state ritenute soddisfacenti. La WADA riconosce la responsabilità di Sinner e chiede per il tennista un periodo di sospensione di due anni. La questione è ora pendente davanti alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS). La notizia è subito diventata la più discussa del momento. Anche la prima puntata di Le Iene andata in onda domenica sera 29 settembre ha voluto approfondire il caso doping, eseguendo un esperimento particolare.
Alessandro De Giuseppe ha deciso di sottoporsi a una serie di massaggi eseguiti con la stessa procedura e con lo stesso farmaco utilizzato per il tennista. Il servizio ha suscitato le aspre critiche dei tifosi di Sinner. Durante la trasmissione, Pascal Kintz, tossicologo dell’Istituto di medicina legale di Strasburgo, ha espresso il pensiero che il caso Sinner non sia stato trattato in modo equo: «A Sinner hanno dato una mini-sospensione in termini di giorni e il tutto non è stato reso pubblico fino a quando non è stato risolto. Ci sono state differenze di trattamento tra gli atleti, è questo il problema del caso Sinner: due pesi e due misure».
Il programma ha suscitato le critiche dei tifosi, che hanno riversato la propria indignazione sui social. In molti hanno definito in termini dispregiativi il servizio, accusando la trasmissione di aver voluto solo rivolgere un attacco ingiustificato nei confronti di Sinner e di aver cercato di danneggiarne l’immagine.
Più che puntare sui reali effetti della sostanza dopante, il servizio ha insistito sulla differenza di trattamento riservato a Sinner. Il tennista avrebbe ricevuto un trattamento di favore rispetto a sportivi meno noti. L’esperto di analisi, il professor Khims, durante il servizio ha sottolineato che le regole impongono che ogni caso di positività sia reso pubblico, cosa che non sarebbe avvenuta con Sinner. L’intervistato ha sottolineato la necessità di maggiore trasparenza nei casi di positività ai test antidoping. Il trattamento riservato a Sinner avrebbe violato i principi di trasparenza e correttezza sportiva.
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